LUCIANO MARTELLI
Galliate, NO
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Collegare arredamento e ristrutturazione

State iniziando, o avete in programma, un intervento di ristrutturazione?
La prima cosa da tenere ben presente è che la progettazione dell’arredo in questo caso (a differenza di quando si ha a che fare con una casa già fatta) non viene dopo, ma prima della progettazione edilizia e impiantistica.
Più precisamente, è necessario decidere innanzitutto il lay-out di arredo, cioè la forma e la dimensione dei mobili, oltre all’illuminazione, per evitare errori nelle soluzioni spaziali e impiantistiche. Questo vale specialmente per bagni e cucine, ma anche per gli altri ambienti: basta pensare ad esempio alla relazione tra la configurazione del mobile scelto per la televisione e la posizione delle relative prese, o alla alimentazione elettrica dell’illuminazione interna di armadi, vetrinette o mensole.
Per un risultato ottimale si deve quindi studiare in anticipo il lay-out generale (come saranno la cucina e il bagno, dove andrà il tavolo, dove andrà il divano o i divani, ecc.), scegliere la posizione e la forma di tutti i mobili “a muro”, e decidere con precisione tipo e posizione degli apparecchi di illuminazione.
Rispetto a questo devono essere verificate le forme e le dimensioni degli spazi previsti.
Ma attenzione: è fondamentale che queste verifiche non si basino su sagome generiche degli arredi, ma sui mobili effettivamente previsti e sulle loro caratteristiche e dimensioni precise. Quindi vanno fatte con il fornitore dei mobili, perché solo chi fornisce i mobili ne conosce davvero il funzionamento, le possibilità e i vincoli operativi.
Il massimo si ottiene se il fornitore di mobili è, come MARTELLI, esperto anche degli aspetti edilizi e impiantistici della ristrutturazione.
Procedendo in questo modo si ridurranno le incompatibilità tra spazi e arredi, che sono frequenti quando si arreda una casa già fatta e non modificabile, e si potranno ottenere risultati ottimi, con il massimo di valore a parità di spesa.

Cos’è e come si realizza una bella casa contemporanea

Prima di tutto va messo a fuoco il significato da dare alla parola “bella” associata a casa.
Una bella casa è quella in cui si vive bene, perché è funzionale e confortevole oltre che attraente, e perché rappresenta al meglio l’identità di chi vi abita.
Quindi la bellezza, come la si intende qui, non è una qualità astratta e semplicemente estetica, ma un valore concreto.
Le case non sono tutte uguali: a parità di costi di realizzazione una bella casa vale più di una brutta, anche sul mercato immobiliare.
Una bella casa richiede una buona dose di passione e di impegno, per combinare tanti aspetti diversi, funzionali, estetici e anche sentimentali. E questo vale anche solo per l’inserimento di un singolo mobile.
Non c’è una soluzione valida per tutti, perché è fondamentale appunto il rapporto con la personalità e le esigenze specifiche di chi una casa la vive.
Si può dare importanza alla dimensione familiare e privata o a quella sociale (o a tutt’e due), si possono preferire colori vivaci o neutri, composizioni coordinate o fantasiose, finiture materiche o minimali.
Comunque per ottenere un buon risultato è difficile fare a meno di contributi professionali qualificati relativi alla cultura dell’abitare e alla conoscenza dei materiali, degli aspetti energetici, impiantistici, illuminotecnici, ecc.
Persino nelle scelte di accostamento tra finiture e colori c’è una componente tecnica che va al di là del semplice gusto personale.
E veniamo al termine “contemporanea”. Questo indica il rapporto con l’epoca in cui viviamo, caratterizzata dall’importanza della tecnologia e delle tematiche energetiche e ambientali.
La casa è fortemente interessata da questi aspetti: nuovi materiali (per i rivestimenti dei mobili o delle pareti, i piani dei tavoli e delle cucine, le componenti di materassi e imbottiti, ecc.), nuovi elettrodomestici e impianti di illuminazione, più performanti e a minor consumo, nuove soluzioni spaziali.
Sono tutte risorse irrinunciabili per dare un nuovo valore alla casa. Anche qui ci vuole attenzione per fare le scelte giuste, ed anche qui è necessario il contributo di competenze adeguate.
Alla fine il risultato giustificherà l’impegno richiesto, perché una bella casa contemporanea durerà nel tempo mantenendo tutto il suo valore.

Desiderate una bella casa?

È un sentimento che ha ragioni profonde.
Il lockdown, poi, ci ha fatto riscoprire tutto il valore della nostra casa, che ci ha ospitati giorno dopo giorno, ci ha protetti, ci ha restituito il senso della nostra identità.
Poche cose, a parte l’affetto di chi ci è caro, ci danno di più in termini di benessere e di qualità della vita.
Ecco perché vale la pena di dedicarsi alla propria casa, con tutto l’impegno necessario (che, va detto, non è piccolo).
Quali consigli si possono dare per raggiungere un buon risultato?
Prima di tutto, non attribuite troppa importanza alle mode del momento (“adesso va questo, adesso va quello …”), perché le mode passano e una casa invece deve durare a lungo. Questo non è un discorso contro la moda, che ha una sua funzione culturale e sociale, oltre che commerciale, ma a favore anche di altri valori più stabili.
Siate voi stessi, pensate a una casa che risponda alle vostre esigenze e rifletta la vostra personalità. E state certi che così vi farà fare anche bella figura.
Attenzione, però. Va bene dire “mi piace il verde, o il grigio, mi piace quel mobile, quel materiale o quell’immagine di Pinterest”. Questi sono ottimi punti di partenza.
Ma poi ci vuole pazienza, e possibilmente un aiuto esperto, per costruire la vostra casa con un mix di scelte coerenti e non improvvisate, soluzioni innovative, mobili, finiture e colori ben accostati, illuminazione adeguata.
Così è una bella casa contemporanea: un posto fantastico per viverci.
E da MARTELLI la potete realizzare.

L’arredamento: cos’è e a cosa serve

L’arredamento è qualcosa che ci riguarda molto da vicino, visto che una parte importante della nostra vita si svolge in un interno arredato.
Viene indicato anche, con più precisione, come “architettura di interni”. Vale a dire: la costruzione sapiente, non casuale, non improvvisata di un interno domestico.
(Qui non consideriamo altri ambienti, come uffici o alberghi, con i quali vi sono forti affinità).
Un buon arredamento è quello che rende una casa funzionale, accogliente e attraente per chi la abita, che sia un single o una famiglia o un qualunque gruppo di persone.
Questa è la prima fondamentale mission dell’arredamento, che potrebbe rimanere anche l’unica se in quella casa non si facesse entrare mai nessuno.
Generalmente, però, l’arredamento si rivolge anche ad altri (amici, parenti, visitatori occasionali), e questa è la sua seconda mission: parlare bene di chi abita la casa, della sua identità, dei suoi gusti o anche della sua posizione sociale.
Il rapporto tra le due mission è una questione di scelte individuali, più o meno consapevoli.
Comunque si tratta di un esercizio di mediazione e di elaborazione interpersonale ricco di significati.
Dunque, gli interni di una casa non soltanto ospitano, ma anche raccontano chi li abita, e insieme evolvono e si modificano nel tempo.
Gli interni parlano della, e alla, nostra vita.